Ann Featherstone
Titolo:
Il Circo Maledetto
Anno della prima pubblicazione:
2010
Casa editrice, luogo, anno dell’esemplare che si è letto:
Newton Compton Editori
Trama:
Corney Sage, comico, ballerino e cantante, ha appena finito il suo numero quando, all’uscita del teatro, si imbatte nel corpo senza vita di una giovane donna e intravede l’assassino darsi precipitosamente alla fuga. Anche l’attrice Lucy Strong ha visto tutto, e quando quella sera stessa il colpevole torna sul luogo del delitto, Lucy e Corney capiscono che le loro vite sono in pericolo. Per mettersi in salvo decidono di abbandonare Londra e separarsi, tenendosi in contatto soltanto attraverso messaggi in codice su un giornale di annunci. Ma l’assassino è già sulle loro tracce, ed è un vero mago dei travestimenti… Dai salotti dell’alta società allo squallore dei bordelli, dalle tavole dei palcoscenici alle arene dei circhi, tra spettacoli da baraccone e corse contro il tempo, Il circo maledetto è un avvincente thriller psicologico incastonato nel ritratto inedito di una Londra vittoriana cinica e misteriosa.
Caratteristiche:
Ci troviamo a Londra, in un punto temporale imprecisato del 19º secolo. Spettacoli itineranti e non di ogni genere sono all’ordine del giorno, ed è proprio in uno di questi che incontriamo i protagonisti della nostra storia. Impegnati in uno spettacolo tra il lecito e l’illecito troviamo Corney, Lucy e Bessie. Fanno il loro lavoro come meglio conviene, e se l’uomo alterna allo spettacolo qualche lavoretto di carico e scarico merci, le donne arrotondano prostituendosi per le strade più malfamate della città.
Una notte, proprio dopo uno degli spettacoli meglio riusciti nell'intera compagnia,Bessie viene trovata morta. Un fatto che non stupisce Corney (che vide la donna intrattenersi con un uomo decisamente maleducato poco incline allo scherzo), ma lascia sconvolta Lucy, la quale assiste direttamente all'omicidio.
Di lì, in tempi più o meno ravvicinati, Lucy e Corney cambiano luoghi di vita e il lavoro, non riuscendo a fare a meno di incontrarsi con l’assassino che tanto temono, un vero mago dei travestimenti.
Il lettore non solo viene a conoscere molto presto il nome dello stesso, ma ne segue buona parte dell’esistenza, sofferta e travagliata al pari di quella degli altri protagonisti. Sebbene questo non lo giustifichi rispetto all’atto commesso, è impossibile non provare un po’ di pietà per questa donna che ama travestirsi da uomo, e che forse soffre al pari delle sue vittime.
Rivelare di più della storia rischia di rovinare il gusto che si potrebbe avere nel leggere questo romanzo, molto particolare, estremamente descrittivo e poco incline al politically correct. Soprattutto in virtù del fatto che, sebbene Ann Featherstone abbia una scrittura molto veloce, comprensibile ed adatta alla storia che vuole raccontare, sia comunque riuscita a fare del suo maggiore pregio il suo peggior difetto: più la parte centrale della storia appare ben descritta, coinvolgente, impressionante, tanto più la fine del romanzo sembra quasi raffazzonata, come se contasse poco nell’intero contesto.
Il finale, non scontato, si esaurisce nel giro di un paragrafo.Si tratta sicuramente di un libro da consigliare, a patto che si sia ben preparati al fatto che si potrebbe rimanere di sasso per la veloce conclusione della storia.
Trailer:
Estratto: